Oramai ci siamo..
..manca pochissimo..
..se allunghi una mano puoi quasi toccarlo..
E’ il Natale.. e come ogni anno arriva puntuale a illuminare le finestre, a riscaldare le nostre case con addobbi e profumi.
..e a far impazzire le persone con il solito pensiero.. (sempre loro) .. ”i regali”.
Sono sempre stata affascinata dal Natale, non solo dalla giornata del 25 ma da tutto il periodo.
Quando inizi a scorgere le prime vetrine e le prime luminarie, sembra così presto e la classica esclamazione: “di già?” riecheggia sospesa e sballottata nelle nuvolette di vapore che si materializza dopo ogni respiro.
I nasi sono rossi e le mani, intirizzite, nascoste nei guanti.
Ti guardi attorno ti accorgi che qualcosa nell’aria sta cambiando e in un attimo Natale è arrivato.
Da bimba, queste giornate sono cariche di felicità e contentezza, vacanze (lunghe), feste e regali.. all’università magari slavoricchi in qualche negozio ma le lezioni non ci sono e quel senso di leggerezza t’inebria come fossi ancora piccina..
Poi si cresce e il Natale.. è sempre uguale, ha un alone di magia che non puoi non vedere, oppure potresti non volerlo toccare con mano.. ma lui è sempre lì, pronto per chi lo vuole accogliere.
Per me è colore, è famiglia, è tradizione.
Si corre sempre, ogni attimo al massacro, tutto l’anno è frenesia, ma sai che poi arriverà Natale e tutto si fermerà.
Chiacchiere, cene, pranzi, merende, cene degli avanzi, riunioni regali riciclati.. insomma chi più chi meno in questi giorni un po’ di tempo se lo prende.
Ogni famiglia ha le sue tradizioni, a casa nostra esiste una combinazione di eventi fortuiti che andrebbe studiata..
Tutto parte dal tortellino..
Ci si ritrova da chi ha la cucina più grande, ognuno al suo posto con il suo grembiule e si comincia.
Papà tira la sfoglia, mamma taglia le file con la grande mela (mamma di mezzamela), riempimento comunitario, chiusura a triangolo..
Drinnn.. la porta.
Arriva la zia… “Oooh i tortellini! Aspetta che mi lavo le mani e rimango un attimo con voi”; dopo poco suona la vicina.. idem con patate e mettiamo su un paiolo di tisana… passa davvero poco e qualcun altro arriva e nel giro di 5 minuti è seduto anche lui..
Succede sempre così!!
La famiglia si riunisce attorno al tagliere e tra nuvole di farina, racconti e risate si preparano loro, i principini della festa!
..ovviamente c’è anche chi passa, allunga la mano e si pappa un gioiellino.
Sotto l’attenta supervisione delle detentrici della ricetta originale del ripieno, si prendono i quadrati,
si chiudono a metà,
li si avvolge sull’indice e via, tutti sul cabaret.
Il compito preferito del nonno era sistemarli in fila, precisi come soldatini ripieni, mentre nonna diceva e mi ripete ancora tutte le volte “come i frati cappuccini, ce n’è dei grandi e dei piccini”.
E intanto si continua la produzione a catena di montaggio.
Una piccola divagazione sul tortellino.. la leggenda narra la nascita del tortellino detto “turtélein” in quel di Castelfranco, territorio del Modenese ma confinante col Bolognese. Le due città sono perennemente in lite tre loro e per volere divino vengono mandati sulla terra Bacco, Marte e Venere per cercare di placare gli animi. Le tre divinità sostarono all’interno di una locanda in quel di Castelfranco ed è lì che l’oste, ammaliato dalle bellezze di Venere, sbirciando dalla serratura rimane folgorato dal suo ombelico. Trafitto da tanta beltà si precipita in cucina e cerca di riprodurre quella meraviglia con quello che ha a disposizione..
Ancora oggi certi ombelichi sono chiamati appunto piccoli tortellini.
Ma lasciamo la leggenda e torniamo alla realtà..
Quest’anno il Natale è per me davvero duro, stanno accadendo cose che seppur naturali, ti lasciano così, senza un perché. In un attimo diventa tutto senza importanza, il futile passa all’ultimo posto dei tuoi pensieri.. e qui salta fuori di nuovo la famiglia, quella vera che nonostante scazzi ed incomprensioni, nel momento del bisogno arriva e ti stringe forte, facendoti sentire che c’è, è li vicino a te.
Così ci siamo fatti forza e tutti insieme abbiamo anche fatto tortellini in attesa di questo Natale.
Inoltre avevo fatto una promessa a due persone speciali che in questo periodo mi hanno aiutata un sacco, un pensiero, una mail è davvero tanto, grazie ragazze! Perciò non potevo bidonarle.
Questa sarà una non ricetta, piuttosto un racconto di tradizioni di famiglia, ma non sarà un post con annesso procedimento, la ricetta del pieno, proprio non la posso scrivere.. (sono stata minicciata..) tra l’altro sono convinta che ci sia ancora qualche trucchetto che le donne di casa non mi hanno ancora svelato..
E con questo mistero prometto che se mai rieuscirò ad avere notizie certe degli ingredienti segreti sarai la prima a saperlo!
;p
ciao cara, passo per farti gli auguri di Natale e vedo questi piccoli capolavori!! io non mi sono mai cimentata nei tortellini...
RispondiEliminatanti tanti auguri di tanta serenità a te, alla tua famiglia e a tutte le persone a te care :-)
Grazie mille Paola :D
RispondiEliminaTantissimi auguri anche a te e famiglia!!! Un bacione
Che meraviglia Vale!!! Che sia un Natale tutto sommato sereno e soprattutto di famiglia... ti mando un grande abbraccio!!! :D
RispondiEliminaMamma mia che belli che sono ...
RispondiEliminaBuon Natale e Felice 2012!
Che bello questo post e la storia che ci hai raccontato!!! Me la son letta tutta d'un fiato!
RispondiEliminaAncora tantissimi auguri di buone feste, Cara Vally!!! :D
@Veru Grazie ragazza, tantissimi auguri anche a voi =) Abbraccio grande
RispondiElimina@Paola Grazie sono carini i tortellini =D
augurissimi
@Ale Ti ringrazio tanto è il mio mondo.. il mio posto sicuro!
Buonissime feste anche a te
Bacione
ohhhhhh ma vedi per colpa di questa maledetta adsl che non ne v uol sapere si funzionare cosa mi sono persa!!!! I tortellini... grazieeeeee...... ora ti ricatterò via mail per avere la ricetta segreta del ripieno:)
RispondiEliminaUN BACIO GRANDE e tanti tanti auguri per il nuovo anno sperando che ci porti tutto ciò che desideriamo.
;p ahhhh la ricetta segreta..
RispondiEliminaAbbraccio grande anche a te!