giovedì 4 agosto 2011

Che strana estate questa..




E’ per noi la prima estate che non sa di estate.. c’è il sole ed il caldo, le infradito e le canotte ma ancora niente costume, mare, libri e relax. 

Alle volte non sempre è possibile.. ma abbiamo la possibilità di usare la mente…

..Ricordo quando da bambina finiva la scuola per 3 mesi.. ed io andavo in vacanza al mare.. per tutto il tempo. 

La cosa più importante era ricordarsi la sacca dei giochi da spiaggia, che meraviglia..    
           
Anno dopo anno poco cambiava, finché si andava a scuola, i mesi estivi erano il non plus ultra, amici marittimi, le serate passate al muretto con il nonno che “passava di lì per caso” , l’abbronzatura a pezzi .. si, perché ci si ritrovava tutti sotto un ombrellone, tipo trenta ragazzini chiacchieroni, che si scambiavano modi di dire e di fare delle varie parti d’Italia, tutti sotto con la testa ed il resto al sole.. ergo risultato vacanziero: schiena nera e pancia bianchissima.. 

E così passavano le giornate, sempre. 
Poi il tempo iniziava a cambiare e giungeva l’ora di tornare a casa, alla vita “vera” dei 9 mesi cittadini..  e tra saluti infiniti e pianti ci si dava l’arrivederci all’anno dopo..

Poi si cresce, c’è chi studia e chi inizia a lavorare ed i tempi vacanzieri si dimezzano drasticamente.. magari si dimezzassero, calano come quando si fanno le riduzioni in cucina.. e se non stai attenta alla cottura rischi di bruciare tutto e rimani triste con un pugno di mosche in mano e una padella bruciata..

Mah.

Però c’è da dire che quando cresci e parti per le vacanze dopo un annetto di lavoro sulle spalle si sta proprio bene.. l’idea che per un po’, te ne starai tranquillo, a folleggiare nel mondo del nulleggio e del polleggio.. 

Vestiti di bianco lino e candido cotone, ciabattine leggere, occhiali da sole e parei di ogni tipo e poi per me l’estate è..

.. Pesche al forno




Già.. da sempre per me questo piatto ha sempre significato “estate”..  ricordo quando nonna le preparava di nascosto la mattina quando ero a letto o troppo rintronata per accorgermene ma soprattutto ricordo la faccia del nonno quando arrivavano in tavola, era una festa.. 

E per me tale è rimasta ogni volta che la ripropongo, ed è come se lei fosse vicino a me ogni volta che sistemo gli ingredienti. 

 




Buffo no?? 
 












E soprattutto è buffa la faccia delle persone che stanno per ricevere il dessert, almeno fino a quando non lo assaggiano.. 

il loro volto, da interrogativo, subito si addolcisce e diviene concreta leggerezza, di chi ha capito esattamente ciò che intendevo..ma che non è così semplice spiegare.

Cosa ti serve??

@       Pesche a pasta bianca o gialla
@       Amaretti
@       2 quadretti di cioccolata fondente (che dovrai sminuzzare)
@       Rum o cognac
@       Zucchero
@       Burro
@       Acqua

Accendi il forno a 180°.

Per prima cosa lava bene le pesche, le dovrai usare con la buccia, e tagliale a metà privandole del nocciolo. 

Disponile sulla teglia una accanto all’altra e inizia ad aggiungere gli ingredienti proprio dove poco prima alloggiava beato il nocciolone. 

Metti mezzo cucchiaino di zucchero, una sbriciolata di cioccolato fondente per ogni metà pesca, poi imbevi l'amaretto, nel rum, o qualsiasi cosa di alcolico che possiedi in casa e che si possa prestare a questo scopo, e a mo di bottone sigilla il centro della pesca.



Su ogni amaretto appoggia delicatamente un piccolo velo di burro ed il gioco è fatto. 

Un’ultima cosa prima di infornare, aggiungi un po’ d’acqua all’interno della teglia, circa 1 o due dita a seconda della teglia utilizzata, vedrai che sughetto dolce e delicato.. 



Inforna 30-40 minuti e poi vai a occhio, le ragazze devono sembrare belle sfatte e provate, più risulteranno bruttine più saranno gustose.



e.. bon appetit darling..

Con questa ricetta semplice e carica di ricordi vorrei partecipare al contest “cucinando.. dolcemente” ..




..per ricordare con una coccola zuccherata i momenti felici passati da piccola ma anche quelli da grande.. 



..Non bisogna mai smettere di sognare.. i sogni ed i ricordi felici sono la linfa, l’essenza, sono quello che ci serve per andare avanti, giorno dopo giorno, sempre a testa alta e con il sorriso. 

Un sorriso per gli altri ed un sorriso rivolto a noi stessi. 

Ed i sogni se lo vuoi veramente.. si avverano =)

Quindi continua a sognare.. e continua a crescere sognando ;p


    

5 commenti:

  1. Ma che bella idea! Io amo le pesche ma posso mangiarne solo piccole dosi, maledetta allergia. Questa estate ancora non ne ho toccata neanche una di nettarina quindi appena arrivo in Italia faccio armare mia mamma di santa pazienza e le chiedo di sbucciarmene un bel po' e di prepararne qualcuna al forno :D

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  2. Mannaggia all'allergia!! E poi alle pesche.. Anche se devo confessare che quella pelle vellutata un po' da noia anche a me.. Quest'anno le nettarine poi sono gustosissime, fattene preparare un po',magari congelate e fai un gelatino o uno smoothies .. Ma al forno sono buonissime ^__^
    Grazie Veru =]

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  3. Condivido. Le pesche al forno fanno subito estate.
    Grazie di essere passata a trovarmi.
    A presto e buone vacanze :)

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  4. eccomi anche qui!! direttamente da twitter arrivo a visitare il tuo blog, anzi il tuo posto sicuro... davvero carino, come questo post carico di emozioni, ricordi e grazie per le ultime parole in merito al "non smettere mai di sognare" un grande abbraccio!

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  5. Che cara che sei! Grazie! Adesso mi rimetto in carreggiata a ricominciamo a produrre. Grazie ancora della visita ;)

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