mercoledì 25 maggio 2011

Vorrei essere un Catto

Che giornate…
E’ mai possibile che siamo sempre tutti di corsa ogni giorno ed in ogni momento, sempre. Vivere la giornata correndo credo che oramai sia diventato normale, anzi sembra che se non corri tu non sia un abitante di questa terra.. E alla fine più una persona si affanna per riuscire ad arrivare a capo delle 24 ore, più smarriamo noi stessi… Non so quanto senso possa avere tutto questo, spiegami il senso del disintegrarsi fisicamente e mentalmente per poi non riuscire quasi mai ad avere del tempo da dedicare a te, ci sono giorni nei quali mi sento di assomigliare ad un colabrodo.. “più cose metto dentro e più ne lascio per strada” ; ho voglia di sdraiarmi sul divano e leggermi un bel libro, poter andare a passeggiare un po’ con il naso all’insù senza avere l’assillo del tempo, (e’ anni che non porto più l’orologio..) voglia di sedersi per terra e aspettare che il sole tramonti con i suoi colori e rumori, l’hai mai sentito il rumore del silenzio?? Spettacolare!!
Insomma sembra un trattato in stile Bignami sul tempo che ci scorre alla velocità della luce tra le dita..e invece rendiamo utile questo scritto, iniziamo a scrivere ed elencare tutto ciò che vorremmo fare, che desideriamo da tanto e da meno, una sorta di wish list  ma che “non abbiamo mai tempo” per prendere in considerazione e poi da lì iniziare….
Ci siamo presi il tempo per ascoltarci e scrivere, anche solo un paio di cose…come inizio non è male, no?!?
Io adoro quell’attimo della giornata nel quale scatta il momento della cucina.. sai di dover, come direbbe la mia nonna, “imbastire” la cena e come praticamente sempre succede ti chiedi: “e adesso cosa preparo??” e subito dopo “Amore cosa hai voglia di mangiare questa sera?” e poi tra te e te dici: “ chi si ferma è perduto e fai in un secondo la check-list della dispensa-frigo-freezer ed è lì che scatta l’illuminazione di un’idea e più passano i minuti più sai di aver preso la decisione giusta…soprattutto quando ti rendi conto di aver tutto quello di cui hai bisogno  per cucinare. Sisi è esattamente questo il momento che preferisco e nonostante la giornata di corsa, con il fiatone perenne e la mente spompa, la stanchezza diviene energia, inizia ad alleggerirsi e a salire,  fino a “evaporare” dalle tue spalle… e tu finalmente sei libera di fare una delle cose che ti rende più felice… cucinare. 
Perché vorrei essere una gatto?    A te la risposta... 

..che dire, l'unica cosa negativa dell'essere Catto è che non puoi cucinare...

Questa sera prosciutto e melone =D

  

4 commenti:

  1. Correre dietro le cose, nonè ciò per cui siamo stati chiamati. Nelle nostre corde, credo che vi possa essere il gusto ed il piacere di vivere ciò che incontriamo. Ciò che abbiamo il coraggio di affrontare. Correre dietro è sintomo di ansia della vita. Voler fare 10 cose, ma hai tempo solo per 4... e nasce la frustrazione, ed il giorno dopo cerchi di colmare ciò che non hai fatto. E via di giorno in giorno. La ricetta? E' dentro in ognuno di noi. Ed è ciò che ci possiamo permettere, in termini emotivi, in termini pratici. Oggi siamo chiamati a vivere una vita intensa, ma l'intensità dipende dagli obiettivi che ci si è posti. Buon viaggio.

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  2. Ola!!!! Eccomi qui, deliziata dalla curiosità del tuo Blog! La prima cosa che ho captato subito, è la foto in background: come dire, mi sembra di conoscerla ;-). La domanda è: ma riuscirò mai ad avere una cucina anche io? In fin dei conti a 41 anni suonati bivacco ancora su un divano letto sgangherato e giochicchio con il mio meraviglioso, instancabile e multifacente forno a microonde (che grande invenzione!!). La seconda cosa notata, naturalmente sono "le zampette" e leggendo il post mi ci sono ritrovata in pieno. Torni a casa in preda a delirio di stanchezza, con una gran voglia di spaccare tutto per lo stress ed ecco "le zampette" con quei favolosi polpastrelli rosa (per chi li ha di quel colore) da squizzare dolcemente corredati da un soggetto peloso con occhietti che ti guardano rivelandoti il immediato sentimento che più o meno suona così: "felice di vederti, tutto bene? Avrei fame...a dimenticavo...la prossima volta che torni a casa, fai un po' più piano con la porta, perchè non sopporto svegliarmi di soprassalto". In fin dei conti si amano anche per questa loro mitica spontaneità (mentre scrivo ne strafugno una ahahah). Sicuramente senza le mie ragazze sarei più libera di fare molte più cose, ma non cambierei questo status per niente al mondo!!

    Bando alle ciance: quando passo, mi daresti un goccio di sciroppo alla lavanda? Così faccio qualche sperimento estivo ;-)

    Appena trovo "il coraggio" non è da escludere che mi vedrai on line in tale spazio blog....ora ho troppe idee e non caverei un ragno dal buco (orrore i ragni !!)

    Mi aggrego a tuo papà: buon viaggio tesoro!!

    Bri

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  3. Grazie, grazie mille davvero!!! sciroppo pronto per te e dai, n on vedo l'ora di vederti..

    ti abbraccio Fata

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