sabato 3 settembre 2011

Il trucco c’è ma non si vede. . .







Questo post proprio non ne voleva sapere di essere scritto a dovere..

Una prima volta era in chiave troppo seriosa, poi troppo critico-riflessiva ed infine la versione più papabile è andata a farsi friggere.. la memoria non me lo fa più leggere..

Saranno segni del destino?? 
Mah..

Quindi resettiamo tutto e ricominciamo da capo!

Solo una domanda… ma esattamente dove siamo?? A che punto ci troviamo??

Non credo di essere in grado di poterti dare una risposta ma se mi guardo attorno, vedo tecnologia, percepisco fretta e trovo per strada pezzetti di valori. Sarà normale??

Automobili elettroniche, che per fortuna ancora non volano, computer farciti di programmi che colano hakeraggio del tipo “ti rubo l’identità” e “so esattamente dove sei e cosa fai”, alla faccia della privacy.. Frigoriferi che fanno liste della spesa e cellulari di ultimissima generazione, che ancora non fanno il caffè ma che però te lo possono ordinare a piacimento dove vuoi.. 

Cavolo se stiamo bene a sviluppo tecnologico, non possiamo non dire che non siamo progrediti e che la nostra vita non sia migliorata.

Ma nello stesso tempo, nel quale ringrazio per la connessione internet che ti fa twittare dalla vasca da bagno o quando si è in coda da qualche parte, tutto questo luccicare mi fa sempre più venire la voglia di passare del tempo davanti ad un camino acceso con la famiglia, o pomeriggi in cucina ad ascoltare racconti di tempi andati mentre in forno cuociono profumati biscotti con gocce di cioccolata, voglia di orto e di semplicità.

Tutto questo non vuole assolutamente essere una critica, ma bensì un nodo al fazzoletto.

Non dobbiamo dimenticare chi siamo, né da dove veniamo, i valori, le origini ed i trucchi della mamma, che alla fine, girala come vuoi, sono sempre giusti!

Diamo ai nostri figli un domani basato sulle solida fondamenta del passato per potergli offrire, davvero, un futuro migliore.

Caspita… sembrerebbe quasi uno spot politico… micca un blog di cucina.. dobbiamo subito raddrizzare il tiro..

Dicevamo che noi tutti siamo in apparenza persone uguali, ma allo stesso tempo diverse.. un po’ come quando si cucinano le verdure…

All’apparenza uno zucchino è sempre uno zucchino.

E su questo non ci piove, anche se lo prendi, lo lavi per bene, lo affetti sottilmente con il pela patate ed infine lo tuffi nell’olio.

In fondo rimane sempre uno zucchino, seppur fritto.

Ma se aggiungi un ingrediente segreto, ad esempio pochissime gocce di aceto il tutto cambia, anche se non lo vedi, il sapore si intensifica, il palato si riempie di un sapore che mai avresti immaginato, ed è allora che quello zucchino, che giace lì nel tuo piatto, non poi considerarlo come prima, perché è diverso. 



Ora ha carattere.

Rimanendo pur sempre zucchino.  

Contorta è? (io intendo..)

Tutto questo perché? Per ricordare ad ognuno di noi, me in primis, che siamo tutti uguali, gli uni agli altri, ma se siamo in grado di ricordare da dove veniamo, apprezzando le piccole cose e quindi sapere dove stiamo andando, forse non smarriremo la strada, perché probabilmente avremo trovato quell’ingrediente segreto che ci rende diversi, speciali ed unici.

Ma in fondo rimaniamo sempre persone, no?

Sempre in cane ed ossa.

Il trucco c’è ma non si vede…

Con questo post alternativo-riflessivo partecipo al contest della Cuochina: Aceto sopraffino. 


Il tutto consiste in una semplicissima frittura di verdure… che detto tra noi ho imparato a conoscere da poco.
L’idea principale era quella di preparare solo zucchine, che con l’aceto si sposano a meraviglia, ma ho voluto sperimentare l’aggiunta di patate e barbabietola fresca.. e devo dire che l’accostamento è davvero riuscito.





Cosa ti serve??

@       Zucchine
@       Barbabietola rossa fresca
@       Patate
@       Aceto

Preparare le verdure lavandole, asciugandole bene ed affettale sottilissime, io ho appunto usato il pela patate.

Riempi di olio di un unico seme una padella e quando giungerà a temperatura, metti dentro le verdure poco per volta, fino a doratura e croccantezza desiderata!

Quando pronte, sgocciola e poni in un piatto rivestito con carta cucina per assorbire l’olio in eccesso ed infine impiatta.



Al momento dell’assaggio cospargi con qualche goccia di aceto e sentirai esattamente quello che ho tentato di descrivere.. ma ti assicuro che la cosa migliore è provare..

Fammi sapere com’è andata eh??!

..e mi raccomando impegnati a trovare anche il tuo di ingrediente segreto e ricorda…




..il trucco c’è ma non si vede!

8 commenti:

  1. Grazie mille e in bocca al lupo cara!! :D

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  2. Un bel post, un bel blog e una prelibatezza! E' un piacere conoscerti! Ti seguo, Valentina

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  3. @Veru crepi!! Grazie ;p

    @Valentina ciao!! piacere omonima! Grazie per la visita e i complimenti, troppi! A presto
    LaVally

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  4. Una ricettina perfetta!!! Il taglio delle verdure, i colori, la presentazione, la frittura golosa e, con l'aceto, un ricordo della "scapece" napoletana che mangiavo dalle mie zie, solo in vacanza!! Complimenti!!! :D

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  5. Ciao Vale
    che bello che partecipi anche tu al contest di Veru, ci sono un sacco di ricette interessanti e la tua mi piace molto.

    Oltre a questa ricettina condivido un po' il tuo pensiero, io poi è da un paio di giorni che faccio fatica a stare al pc, a seguire tutto.

    I post sono anche più interessanti quando oltre alla ricetta contengono qualche spunto di riflessione.

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  6. @Ale grazie mille! Mi sa che alla fine le cose più semplici siano anche le più buone.. ovunque ;p grazie ancora

    @Vera ti ringrazio tantissimo e capisco la fatica.. anche io sono altalenante al momento.
    Questa sera ti mando il mio gufo della posta ;p
    un abbraccio

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  7. Grazie per aver partecipato al ns contest!

    Chiara
    R2M
    www.r2m.it

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  8. Ed io ringrazio voi per averci dato la possibilità di partecipare.
    A presto
    LaVally

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