domenica 18 settembre 2011

Olfatto






Naso: organo di senso che ti permette di poter assaggiare senza prima toccare, ti consente di percepire attimi e di assaporare magie.


Ci sono odori che ti inebriano, altri che ti disgustano, altri ancora che ti mettono sull’attenti, ed infine, ma non per ultimi, quelli che ti arrivano diritti al cuore e che fanno risvegliare ricordi lontani che pensavi ormai sopiti.

Hai mai fatto caso che ad ogni odore corrisponde sempre un pensiero preciso? Come accade con alcune canzoni, oppure con certi sapori; è come essere letteralmente catapultati altrove.

Entri in una stanza e subito lo senti.

Chiudi gli occhi e assapori delicatamente come solo certi sommelier sono in grado di fare.

Li riapri e ti ritrovi a osservare uno spezzone della tua vita passata da spettatore, i ricordi si susseguono come una vecchia bobina di un film.

Un altro respiro e come in un istante ritorni da dove è partito tutto.

Dall’odore.

Odori di buono, odori di luoghi rassicuranti, odori per momenti tristi e per quelli felici.

Ognuno di noi ha degli odori preferiti..

..a chi non piace il profumo della pioggia quando s’infrange sull’asfalto o si mescola alla terra, oppure quello delle lenzuola pulite appena spiegate quando ti ci butti sopra..

L’odore di biscotti appena sfornati,

l’odore del pane.

Ecco io quando il pane è nel forno e l’aroma morbido come una carezza si diffonde per tutta casa sono felice.

Il pane, una delle cose più semplici che troviamo sulla nostra tavola e forse anche una delle più vecchie.

Adoravo da piccola scavare via la mollica e mangiarla di nascosto, lasciando ai grandi solo la crosta.. e dopo un pranzo dove la sensazione di “scoppio” è imminente, sarei capace di farlo anche adesso =).

Non so perché ma per il pane ho sempre un posticino riservato, soprattutto dopo il dolce.. e non mi addentrerò volutamente nella spiegazione del mio connubio segreto di dolce-salato-dolce o viceversa.

L’odore del pane appena sfornato mi fa tornare alla mente un ricordo estivo.. 

Quando al mare alla mattina presto si andava in paese a fare la spesa in bottega e nonna comprava un po’ di mortadella, poche fette. Dopodiché si passava al panificio, un posto che ha sempre suscitato in me grande curiosità, mi prendeva una specie di rosetta appena sfornata dalla cesta di plastica bianca, dove chili di pane risiedevano nell’attesa di essere caricati e trasportati, consegnava il panino caldo e il pacchettino al fornaio, che con un sorriso, imbottiva il mio piccolo tesoro e me lo consegnava. 

Che profumo.. mi sembra ancora di sentirlo.

Ricordando questo episodio ho pensato di ricrearne il profumo e l’essenza.

Crescenta integrale al sale nero di Cipro e mortadella di casa



Cosa ti serve??
@       250gr farina integrale
@       250gr farina 00
@       Mezzo cubotto di lievito di birra bio
@       Olio evo 5 cucchiai
@       Sale nero di Cipro
@       Zucchero 1\2 cucchiaino
@       Mortadella

Per primissima cosa devi fare la spugna. Ci ho messo un sacco di tempo per imparare a farla come si deve, sembra facile ma non sempre si avvera la magia..
Prendi un piccolo recipiente, tipo una ciotolina alta e stretta, e mettici il mezzo cubotto di lievito cercando di toccarlo il meno possibile, aggiungi un po’ di acqua tiepida arrivando a filo del lievito e usa una forchetta per amalgamare il tutto. Aggiungi un cucchiaio raso di farina e mezzo cucchiaino di zucchero, emulsiona fino a quando non si forma una bella schiumina e sigilla con pellicola trasparente. Metti da parte per un po’, tempo di preparare il resto degli ingredienti e magari farti un caffè al ginseng…

Passati 15-20 minuti, dovresti trovare il tuo mini impasto, cresciuto e bolloso, dovrebbe ricordarti una spugnetta traforata.. spero di essermi spiegata..

Di solito utilizzo una ciotola molto grande per fare l’impasto, ma se hai un tagliere va benissimo lo stesso, perfetto anche il tavolo da cucina ;p.

Unisci le due farine mescolandole insieme e ricava un foro al centro formando la classica fontana. Versa la spugna al centro dalla fontana, aggiungi cinque cucchiai di olio e una presa di sale abbondante tutt’intorno. 
Inizia ad impastare aggiungendo acqua tiepida, poco per volta e continua a lavorare a mano fino a quando l’impasto non risulterà ben amalgamato, morbido e compatto.

E adesso arriva il momento del riposo, più si lascia lievitare e meglio è.. tu dove le metti le cose lievitose a riposare?? 

Io di solito metto la ciotola coperta con un burazzo dentro il forno spento e se è inverno, ci metto sopra una coperta di pile, non ridere però.. so che esistono altre dicerie e usanze di vario tipo sulla materia in oggetto ma anche qui non mi dilungherò… però questa te la devo dire… si narra che, se in casa sono presenti correnti d’aria, l’impasto non lieviterà mai O_o 

Beh che uno ci creda o no, te sigilla tutto… non si sa mai.

Alla fine la “ragazza” ha lievitato per circa quattro ore, ma avendo utilizzato nell’impasto farina integrale non aspettarti una gran crescita, ti posso però assicurare che dopo la cottura di circa 40 minuti a 190 è rimasta bella morbida.

Prima di infornare ho cosparso con sale nero la superficie, che all’apparenza potrà sembrare pepe, ma alla prova assaggio sarà una guizzante sorpresa al palato. 



Come questo post e sul filo del rasoio partecipo al contest “lievitami il cuore” di Mammapapera’s blog.



..e mentre sorseggio la mia prima tisana della stagione mi è venuta voglia di nuovo di crescenta.. vado a scongelarne un pezzettino… me golosa =)



…ma una domanda… quali sono i tuoi odori preferiti? Quelli dei ricordi?? 

Buona settimana ;p

9 commenti:

  1. bellissime parole. io adoro annusare, odorare e farmi travolgere dai profumi.a tua ricetta ha un profumo che lo sento fino a qui :)

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  2. Io non ho olfatto °_° [davvero non sento proprio gli odori] ma adoro tutti questi racconti, queste storie di chi li sente =)

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  3. Crescenta, mica lo conoscevo questo tipo di pane? Non si finisce mai di imparare qui. Bellissima e buonissima, mi piace tantissimo l'idea del sale nero. Brava ragazza e in bocca al lupo per il contest.

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  4. Vabbè.. non dico nulla se non che: me la fai assaggiare un giorno, vero?????
    Ora torno seria e mi faccio anche un po' malinconica: uno degli odori della mia infanzia che ricordo con più affetto è sicuramente quello del pane caldo con la mortadella. Ricordo ogni scena, ogni singola scena: mio papà mi veniva a prendere a scuola elementare. Io col grembiulino bianco e col fiocco! Andavamo insieme dal salumiere lì vicino a comprare una mortadella così buona, ma così buona.. che non l'ho mai più assaggiata, neanche a Bologna. E tornavamo a casa dalla mamma che aveva appena sfornato il pane caldo ( quello nostro, il pugliese, con la crosta grossa e croccante ). Ecco, insomma: quella mortadella che quasi si scioglieva sul pane caldo è una delle cose più buone e odorose e dolci che abbia mai mangiato. Che bei ricordi. Grazie perchè li ho rievocati con tanto tanto tanto piacere!

    Bacio bacio!

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  5. @Francy ..a chi lo dici, io mangio sempre prima con il naso..certe volte mi sento tanto Hannibal Lecter O_o
    un besito ;p

    @Cey Ciao Ceci..cavolo mi hai lasciato senza parole..non deve essere facile non riuscire a sentire gli odori che ti circondano.. bhe pensandoci su però, prendi quel che ti dico con le pinze eh!!, ti eviti però tutte quelle puzze terribili che praticamente sempre si incrociano quando metti il naso fuori casa.. e fidati certe volte sono da neuro!
    Ti ringrazio del passaggio a presto
    ps se ti va potrei prestarti il mio naso e tu potresti prestarmi un pò della tua bravitù in cucina e un pò del tuo carattere.. ci stai?

    @Vera ..è buffa vero? Di solito è diversa, immaginatela un pò più alta e morbida (usando l'integrale viene bassa) e ripiena di prosciutto oppure alle olive.. o come più preferisci, la puoi trovare anche alla cipolla! E ti dirò che l'esperimento del sale è riuscito ad ok! Grazie mille compagna di merende e crepi il lupo!!

    @Mariii ben tornata..te lo scrivo anche quì!! Fa te se te la faccio assaggiare.. a merenda, da intercalare con i dolci.. Grazie per la condivisione del tuo ricordo, certi sono così..come dire vividi a tal punto che sembra si possano toccare.. Ma quanto buona è la mortazza??? Aaaah
    Millemila grazie=D

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  6. Ciao La Vally, grazie per aver messo il banner del blog candy, e buona fortuna. Intanto ti seguo :-).
    Bella la tua crescentina, dalle mie parti (appennino modenese) le crescentine sono diverse, le cuociamo fra due piastre di ferro sul fuoco, girandole spesso, (ho anche messo un post sul mio blog, lo trovi qui http://alessandrazecchini.blogspot.com/2011/05/my-favourite-food-is-crescentine.html
    e mi piacciono cosi' tanto che mi sono portata dietro queste piatte di ferro pesantissime (noi le chiamiamo 'cotte') fino in Nuova Zelanda :-).

    Ciao e buona serata

    Alessandra

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  7. Io penso di avere un olfatto fomidabile, niente sfugge al mio nasino :)))

    Qualsiasi odore, nulla, quelli in cuicina li riconosco ad occhi chiusi, e saprei dirti e è dolce o salato anche solo sentendo l odore ;))

    L odore che però preferisco è quello della terra bagnata e ovviamente del pane fatto in casa, ora vorrei proprio sentire l odore del tuo :*

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  8. @Alessandra Grazie a te della visita! Sono stata a sbirciare la tua ricetta delle crescentine, qui da noi proprio quelle le chiamiamo tigelle, mentre le nostre crescentine sono esattamente il vostro gnocco fritto.. Nuova Zelanda..deve essere un sogno, io sono stata in Australia e me ne sono innamorata.. ti seguo anch'io!! A presto

    @Angela è una sensazione davvero strana quella di "ragionare" a naso.. io bisogna che stia attenta perchè prima o poi a forza di girare con il naso all'insù mi ritroverò a gambe all'aria... sicuro!! grazie del passaggio

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  9. La ricetta è deliziosa e da provare subito!!! Premio meritatissimo!!! :)
    Ti abbraccio!!!

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