La befana vien di notte,
con le scarpe tutte rotte,
il vestito alla romana,
viva viva la befana!!
Oggi vorrei raccontarti una storia di tanto, tanto tempo fa.. quando una bimbetta tutta ricci e guanciotte, attendeva l’arrivo della befana come un vero e proprio oracolo ma anche con un po’ di terrore.. Forse perché lo zio burlone le ricordava ogni anno che se non avesse fatto la brava, la signora vestita di stracci con nasone e bitorzoli sarebbe venuta a tirarle le dita dei piedi..
Non si è mai capito il perché, ma per quel rotolino di bimba, chiamata pigolo, l’epifania ha lasciato un segno indelebile, più di tutti i ricordi natalizi, che quasi potrebbe elencare ogni mattina nella quale, con il nonno si andava a scoprire cosa era successo in quella cucina misteriosa.
I preparativi erano mirati e studiati al millesimo, anche se tutti facevano finta di niente, la mamma usciva e lei rimaneva a casa con i nonni, ci si metteva davanti alla tv e dopo poco il qualcuno vedeva spostarsi qualcosa fuori dalla terrazza... neanche avessero appeso alla finestra accanto dei teli, che con il vento sbattevano contro al vetro..
La bimba era tutt’occhi e cercava di essere inglobata all’interno del divano dallo spavento facendo finta di nulla, incurante delle facce tirate per non ridere che la circondavano.
Arriva l’ora di andare a dormire e con quella, la situazione iniziava a essere delicata, non si poteva di certo andare a dormire da soli la notte della befana.. cercava così negli sguardi dei nonni il benestare per passare una bella nottata di sovraffollamento, magari nel lettone, in modalità scatoletta di sardine.
Ma prima delle nanne c’era un rito da rispettare, si preparava uno spuntino alla povera befana, una bella fetta di ciambella e un buon bicchiere di vino, per dare un poco di ristoro e conforto alla vecchina in una fredda nottata di Gennaio.
Nel frattempo la mamma tornava e la bimba poteva saldarsi a lei, giusto per farle trascorrere una riposante e rilassante serata di sonno. E mentre erano accartocciate sotto il piumone, la mamma raccontò alla piccola di aver visto, mentre saliva una vecchia mano nodosa che nella tromba delle scale, cercava di nascondere una gonna di stracci…
“..Chissà chi era”, pensò la bimba e chiese di essere nuovamente rincalzata.. sembrava un saccottino farcito, mai avrebbe messo un piede fuori per prendere un poco di fresco, avrebbe piuttosto sudato tutti i liquidi assunti da un mese a quella sera!
Adesso però si abbandonava chieta, probabilmente dallo sfinimento, tra le braccia di Morfeo.
Arrivava la mattina e tutto taceva, tutti dormivano..
- Mamma… mamma è mattina andiamo a vedere??
- No no vè, andiamo a chiamare il nonno che magari va prima lui..
Così l’occhio a “gatto con gli stivali di Shrek” si re impossessava della piccola che, senza guardare, attraversava, scalza, il corridoio e si lanciava nel lettone dei nonni..
Il quadretto che si delineava poteva essere circa questo: nonno in avanscoperta e noi in attesa del segnale in camera.. alle volte correva indietro con le mani nei capelli (sulla pelata) dicendo:
- Ha fatto una confusione…
Così pian piano la bimba si avvicinava con un’adrenalina tra il palpabile e l’esplosivo, con la paura altalenante fra trovarsela addormentata sulla sedia o piuttosto scoprire che non fosse passata per nulla..
Poi la scoperta: sedia ribaltata, ciambella finita e briciole ovunque, bicchiere vuoto, bottiglia scolata e stesa sulla tavola.
Che stupore..
Era elettrizzata e felicissima e c’era anche la calza con i suoi doni “poveri”.
Ovviamente quella bimba ero io e posso ancora ricordare l’atmosfera di quelle mattine.. soprattutto adesso, scrivendole sono riaffiorate alla memoria ricche di colori e profumi.. sarà che in forno c’è la ciambella..
Già proprio lei, la ciambella o “giambella” che dir si voglia! Quella da inzuppo nel caffèlatte.
Cosa ti serve??
× 500 gr di farina
× 250 gr zucchero
× 100 gr burro ammorbidito
× 200 ml di latte
× 2 uova
× Scorza di 1 limone
× 1 presa abbondante di sale
× 1\2 cucchiaino di cremor tartaro
× 1\2 cucchiaino di bicarbonato
× Granella di zucchero
Se prepari in anticipo gli ingredienti è tra le cose più semplici e veloci da fare, metti tutti gli ingredienti nella planetaria o nel robot e impasta fino ad ottenere un composto “filante” e colloso.
Con queste dosi puoi fare 2 ciambelle, io mi sono presa una piccola licenza culinaria..
Dividi l’impasto in due, prendi la prima parte e la farai colare all’interno di una placca da forno rivestita di carta forno, spennella la superficie di latte e cospargi con granella di zucchero bianca.
Io mi sono dimenticata di spennellare :( e non avendo la granella ho usato i fiocchi di neve ..
Con la seconda parte dell’impasto ho fatto dei piccoli monoporzione con gocce di cioccolato in superficie, i famosi “bitorzoli” della befana, e una piccola sorpresa all’interno, ho inserito al centro dell’impasto un pezzetto di cremino triplo fondente e ricoperto.
Le indicazioni originali della nonna dicono di infornare la ciambella a 180° per 40’ ma avendo io un forno che dopo il trasloco è diventato indipendente e tende a cuocere a modo suo ho tenuto le monoporzioni 12’ circa e la ciambella 20’.
.. Così questa è “quella sera” e a pensarci bene, fifoncella come sono, ancora penso alle mie dita dei piedi, ad essere ben infagottata sotto al piumone e non ti nego che alla mattina sento ancora un po’ di quella magia, nonostante siano passati un po’ di annetti.
E se mi è concesso esprimere un desiderio spero di non dimenticare mai questi piccoli attimi che mi piacerebbe un giorno riproporre a qualche piccola peste.. chissà??
Dopo questo attimo “malinconia” ti saluto, augurandoti buona epifania e..
..ricordati di lasciare uno spuntino alla vecchina!!
Ps orecchie aperte e piedi rincalzati!!
Nn voglio farmi commiserare da nessuno ma a me la befana nn ha portato mai nulla,come babbo Natale se e' x questo...in casa mia mi hanno subito buttato addosso la dura realta' che nn esiste!! e allora che si fa'??? ho due figli il di 14 anni e di 4 anni beh' ho fatto le cose cosi' bene con loro che il grande ci ha creduto fino all'anno scorso!!! ahahahahah e la befana anche stanotte e' passata a casa mia ^-^ ottima ricetta che copio di corsissima bravaaaaa e buona epifania cara!!!
RispondiEliminache delizioso piccolo pezzo di...ciambella, oltre a questo blog scrivi racconti romanzi o cose così? mi sembri ricca di talento letterario e culinario (spesso coincidono), ciaoo Buona Befana! :-)
RispondiEliminaAnche per me la Befana è stato sempre un appuntamento da festeggiare sarà perchè è sempre stata tradizione il 5 sera andare a Roma in Piazza Navona con i papà lasciando le mamme a casa a sistemare le ultime cose per la calza, sarà perchè ho sempre sentito le vocine e i rumori nella notte tra il 5 e il 6 e mi sono sempre convinta che fosse la Befana. Mia mamma mi faceva trovare le briciole dei biscotti sul tavolo e la tazza di latte finita con sporco ovunque per farmi credere ancora di più a questa vecchina che per me resta il simbolo delle feste. Ancora oggi ricevo e regalo la calza e credo che questa abitudine difficilmente morirà :)
RispondiEliminaauguri!! complimenti favolosi i tuoi dolcetti e la storiella!!!
RispondiEliminaCiao Monia, tanto piacere! Ti ringrazio della visita e del commento. Io credo che tu sia stata bravissima con i tuoi ragazzi, piacerebbe anche a me, un giorno, poter fare la stessa cosa! Io ho creduto alla befana più o meno fino all'età di figlio e alla fine, tu ed io la pensiamo uguale.
RispondiEliminaGrazie ancora del passaggio e a presto
=)
Ciao Carocar, tantissimo piacere anche a te, grazie per la visita e soprattutto del commento.. pensa che a scuola in italiano avevo sempre tra il 5 e il 6.. No non scrivo libri nè romanzi.. questa è la mia prima esperienza. Con il tuo commento però mi hai fatto un poco sognare... Ti ringrazio tantissimo!
buona befana anche a te e a presto ;P
@Veru Seee,anche io sentivo mille rumori.. in verità li sento anche adesso =D E' bello portare avanti le piccole e semplici tradizioni, mi piacerebbe non andassero perdute!!
Un abbraccione Veru =)
Ciao Ninì, benvenuta! ti ringrazio tantissimo, a presto ;)
Anche io avevo una fifa tremenda come te e mi infilavo nel lettone con i miei ...
RispondiEliminache bella storia, quasi quasi sento il profumo della ciambella!
complimenti un blog carinissimo mi sono aggiunta se ti va passa mi farebbe piacere
RispondiElimina@Paola e' vero puoi dirlo forte, che paura!! Ma quanto era "magico" il lettone?! Troppo!! Grazie della visita
RispondiElimina@Giovanna ciao cara, piacere mio! Certo che mi fa piacere! Passero' al più presto a salutarti ;)
che bellissima storia!!! mi piace moltissimo questo modo di "interpretare" l'arrivo della befana e credo proprio che il prossimo anno potrei fare qualcosa di simile per il mio piccolino :-)
RispondiEliminaCiao Paola, non potrei essere più d'accordo!
RispondiEliminaQuesti sono i miei ricordi di bambina e quando sarà vorrò fare qlc sui generis.
Grazie e un bacione =)
Che belli questi ricordi che hai! Io da piccola non ho mai festeggiato la befana ma Santa Lucia, il mio era puro terrore misto a una curiosità increbile! La ciambella deve essere buonissima!
RispondiEliminaun bacione!
Laura