L’odore
di cannella, arancia e biscotti aleggia incontrastato da giorni nelle cucine,
le vetrine pullulano di lucine e le case
iniziano a riempirsi di addobbi e alberi natalizi..
L’impatto
con il mese di Dicembre è sempre stato strano, appena si avvicina spuntano le
prime luminarie spente e tu ti domandi: “ Di già?!” e poi appena metti un
piedino furtivo dentro al primo del mese è praticamente già Natale e in un
soffio saluteremo anche quest’anno accogliendo quello che verrà.
Dalla
mia sono diventata già da un po’ arancia dipendente e me la sogno la notte
ricoperta di cioccolato, candita e come aroma nei biscotti, ma mai e poi mai
avrei immaginato potesse accadermi un’esperienza così..
Qualche
giorno fa la mia super nonna ottantenne ma stra arzilla, è venuta ad aiutarmi,
munita di macchina da corsa in perfetto stile Nuvolari… così le ho chiesto di
poter rimanere a pranzo per farmi compagnia, lei accettando di buon grado ha
però posto una condizione imprescindibile: “Rimango ma cucino io.. ho una
cosina da farti assaggiare!”
Mi son detta:” Wow.. chissà cosa mi
preparerà.. la bomba di riso.. cotolette.. spezzatino.. la mattonella al
cioccolato..”
Insomma nella mia condizione attuale questi sono attentati
culinari ai quali non potrei assolutamente rinunciare perciò ho iniziato a
fantasticare e nel dubbio a prendere su qualche chiletto mentale.
Poi
arriva con sacchettino pieno di arance non trattate arrivate direttamente dalla
Calabria e mi annuncia: ”Oggi spaghetti all’arancia!” e io, strabuzzando gli
occhi, penso:”Alé.. mi si è rincoglionita la nonna tutta in una volta..”
No
ma dai adesso devo assolutamente farle cambiare idea, diciamo che non ho mai
gradito le cose agrodolci e mai e poi mai avrei pensato di mangiare pasta e agrumi..
immaginavo già la scena: il mio stomaco sottosopra che supplica pietà per i
successivi 3 giorni..
La
vince lei e inizia a preparare, la osservo tagliare, rigare, mescolare e quasi
cantare davanti alla padella sfrigolante.. davvero una meraviglia per gli
occhi.
Poi arriva il momento dell’assaggio ed io quasi cado stravolta sul
piatto, un insieme di sapori particolarissimi ma davvero gustosi. Un insieme
tra dolce e salato, agrumato e speziato che non avrei mai voluto che finisse.
Tanto per rimarcare il mio amore infinito per il carboidrato.
Cosi
proprio ieri ho pensato che nonostante fossi sola, era ora di ricreare un po’ di
magia e così eccoti qui la ricetta.
Cosa ti serve??
- 2 Arance non trattate
- Burro qb
- Salvia
- Parmigiano
Prendi le arance, lavale bene e con il riga-limoni
ottieni delle striscioline dalla scorza, con l’utilizzo di questo arnese si
evita di raccogliere anche la parte bianca che farebbe risultare il sapore
davvero “gretto”.. (tradotto amarognolo).
A
seconda della grandezza delle arance spremine una o due.
Metti
l’acqua a bollire e aggiungi il succo abbondante di una delle due arance, così
lo spaghetto inizierà ad aromatizzarsi e la cucina comincerà a sprigionare quel
profumo tipico dell’inverno.
Poni
in una padella un po’ di burro e metti ad ammorbidire leggermente le scorze,
appena iniziano a imbiondire aggiungi il succo dell’arancia rimasta e attendi
che si asciughi fin quasi a ottenere un effetto caramellato. Aggiungi un paio
di foglie di salvia tritata e il sugo è pronto.
Quando
a bollore, butta la pasta, attendi il tempo di cottura desiderato e scola
direttamente in padella con la ramina da spaghetti così da utilizzare un po’ di
acqua di cottura.
Questo
piatto ha stupito me per prima perciò te lo consiglio, vedrai che facce
scettiche prima e soddisfatte poi.. E poi diciamoci la verità, credo che questa
ricetta possa essere definita come base veloce e valida da tenere a mente in
quelle situazioni critiche dove arrivano amici all’ultimo e non sai che fare.
Immaginala
rielaborata con l’aggiunta di qualche altro ingrediente, accompagnata magari da
una leggera insalatina di finocchi tagliati sottili e fettine di arancia, con
alcune olive nere.
Inauguro
così questo periodo di ricette, profumi e sapori che da qualche anno avevo un po’
messo, diciamo così, nel cassetto.